La gestione sinistri non riguarda solamente il processo canonico di liquidazione, ma anche l’implementazione di una strategia aziendale volta ad identificare i sinistri a rischio frode che, come sappiamo, rappresentano un danno considerevole per le Compagnie Assicurative.
Come ci muoviamo in questo campo? Affianchiamo la Compagnia tramite:
- La predisposizione di una matrice antifrode
- L’applicazione della stessa attraverso protocolli volti all’intercettazione di fenomeni fraudolenti
- La gestione dei sinistri su tutto il territorio nazionale
Andiamo dritti al punto: come viene costruita la matrice e soprattutto come funziona?
Il primo passo è definire i criteri quindi dividere i sinistri per tipologia e per fasi di gestione. Successivamente è necessario condividere gli “alert” ossia quei campanelli d’allarme che ci possano far pensare ad un sinistro a rischio frode. Effettuiamo poi una sintesi dei risultati ottenuti per discutere con i nostri partner della definizione della matrice e la successiva formalizzazione della procedura.
Gli alert della matrice sono diversi e possono essere divisi in cinque categorie:
- Dati contrattuali: di questa categoria fanno parte diversi alert. Ad esempio: sinistro avvenuto dopo il ripristino di un contratto sospeso per mancato pagamento del premio assicurativo, sinistro avvenuto ad un mese dalla scadenza della polizza, l’attivazione di una specifica copertura assicurativa a cui segue, poco dopo, la denuncia di un sinistro oppure un aumento anomalo dei capitali assicurati. Insomma, tutto ciò che di fatto riguardi la stipula, la modifica o il rinnovo dei contratti.
- Fase di denuncia: gli alert più riconoscibili sono la discordanza tra la denuncia dell’Autorità e quella dell’assicurato oppure una denuncia tardiva rispetto alla data di avvenimento del sinistro.
- Assicurato e beni assicurati: a far scattare l’ipotesi frode in questa categoria possono essere una negativa situazione economica dell’assicurato, una richiesta sospetta in fase di denuncia della gestione dei capitali assicurati, ma anche eventuali situazioni di insolvenza pregressa dell’assicurato.
- Fase della perizia: in questa fase vengono ricompresi alert quali la mancata comunicazione dell’esistenza di altre coperture assicurative, la distruzione o mancata consegna di documenti contabili da parte dell’assicurato, un’esagerazione della dolosità del danno alle autorità fino anche ai sinistri che vedono coinvolti persone che hanno già subito la stessa tipologia di danno.
- Comportamento dell’assicurato dopo il sinistro: in questa categoria rientrano la contraffazione di documenti, il sollecito eccessivo al perito da parte dell’assicurato per concludere la pratica o la scarsa collaborazione da parte dell’assicurato nella fase successiva alla denuncia del sinistro.
Alcuni di questi alert possono essere automatizzati, così da ridurre in maniera considerevole la fase di gestione del sinistro, ma tutti mettono in moto la fase di verifica della veridicità del sinistro a cui segue un’indagine investigativa che può portare alla querela, in caso di frode accertata oppure alla liquidazione nel caso in cui l’indagine porti ad un esito negativo.