Lo abbiamo notato tutti. Da qualche settimana ormai, il telegiornale serale, è diventato il nostro bollettino di guerra. Si parla di contagi, di morti, ma di altre notizie nessuna traccia. Perché uno tra i tanti settori colpiti dalla pandemia, è stato proprio quello del traffico. Questo fatto, inserito in un contesto sicuramente drammatico, ha portato non solo all’alleggerimento del livello di inquinamento dell’aria, ma anche ad una drastica diminuzione degli incidenti su strada.
Certo, ci sono ancora persone che usano la macchina per recarsi in ufficio o al lavoro o per fare la spesa, ma in generale, la mobilità risulta essere diminuita di circa l’80%.
Il Codacons si è quindi mosso per elaborare una stima delle conseguenze sul campo assicurativo. Tenendo conto che una polizza RC Auto costa, in media, circa 404 euro, ogni assicurato perde ogni mese circa 33 euro. Stimando che in Italia le auto assicurate siano circa 39 milioni, ne deduciamo che il danno economico per l’intera categoria degli automobilisti raggiunge la cifra record di 1,3 miliardi di euro al mese.
La soluzione immediata sarebbe di interrompere la propria assicurazione, ma come abbiamo già visto non è possibile nel caso in cui la macchina rimanga parcheggiata su suolo pubblico.
Le compagnie assicurative tuttavia non hanno girato la testa, anzi, hanno iniziato a proporre ai loro clienti iniziative di vicinanza, per fidelizzarli mostrandosi solidali verso di loro.
I pacchetti sono vari: dalle dilazioni di pagamento delle polizze, alla flessibilità nel sospendere la propria polizza (laddove possibile), fino ai rimborsi o agli sconti sui pagamenti effettuati o da effettuarsi.
Secondo la stima effettuata dallo SNA, Sindacato Nazionale agenti assicurativi, in questo contesto le compagnie risparmiano circa 25 milioni al giorno. UnipolSai, la principale compagnia italiana nel segmento auto, starebbe ottenendo benefici per circa 6 milioni di euro al giorno, seguita da Generali con 3 milioni e la Cattolica con circa 1,7 milioni. Questi numeri, secondo gli analisti, si dovrebbe tradurre in un miglioramento delle performance tecniche delle compagnie. Un guadagno non altrettanto redditizio per gli assicurati che hanno ricevuto per lo più sconti su base mensile.
Bisogna poi considerare che, con lo sblocco della fase 2 e la conseguente ripresa della mobilità degli italiani, ci si aspetta un’impennata nei sinistri che potrebbe comportare un successivo rincaro del costo delle polizze.
Uno scenario ancora tutto da verificare che però ci porterà in ogni caso ad essere molto più prudenti alla guida!