In questo periodo sono moltissimi gli autoveicoli rimasti fermi a causa delle varie restrizioni portate dalla pandemia. Nonostante il primo pensiero sia stato quello di fermare, quando possibile, la propria polizza onde evitare di pagare un servizio di cui molti non possono usufruire, bisogna tenere conto anche di problematiche tecniche portate dal fermo auto per un periodo prolungato.
Prima fra tutte, la problematica legata al funzionamento della batteria. Vediamo quindi come ricaricarla nel caso in cui la macchina non partisse più:
- Per ricaricare la batteria è necessario, in primis, avere dei cavi di collegamento, con cui agganciare i poli della batteria a quelli di un’altra automobile. Una volta assicurati i cavi, il proprietario dell’auto carica dovrà alzare di giri il motore in modo da passare energia all’auto scarica. Saranno sufficienti pochi minuti per ricaricare la batteria!
- Se non si possiedono cavi oppure non si ha a disposizione un’auto a cui agganciarsi, la seconda soluzione è la ricarica a spinta, senz’altro più faticosa, ma non meno efficace. È necessaria comunque la presenza di due persone, una che spinga l’auto e una che si posizioni al posto di guida. Dopo aver spento tutti gli accessori dell’auto (luci, radio, tutto ciò che può consumare energia), il guidatore dovrà girare la chiave e inserire la seconda marcia. Una volta spinta a velocità sufficiente, dovrà lasciare la frizione e premere l’acceleratore per partire.
La seconda problematica è invece legata al cambio gomme. Il 15 aprile è infatti scattata la data entro cui sostituire le gomme invernali con quelle estive. La data è stata prorogata di 30 giorni per potersi adeguare.
Secondo le disposizioni vigenti, il lavoro dei gommisti è al momento concentrato sui mezzi di soccorso, ma il cambio gomme è comunque necessario se occorre spostarsi in auto per lavoro o comprovate esigenze quali fare la spesa o effettuare visite mediche. Per questo è necessario rivolgersi in anticipo al gommista per verificare la disponibilità e l’apertura del centro.
Vi ricordiamo che chi non effettua il cambio gomme, può incorrere in multe fino a 1682€, oltre al ritiro del libretto di circolazione.
Da considerare poi il fenomeno del “flat spotting” ossia il progressivo appiattimento delle gomme, sottoposte al peso dell’auto ferma per troppo tempo.
Gli esperti di Continental, tra i leader mondiali per la produzione di pneumatici, spiegano infatti che il movimento costante delle ruote genera calore, mentre da fermi l’area inizia pian piano a raffreddarsi, causa principale del flat spotting.
Per evitare questo fenomeno, consigliano di tenere sempre una corretta pressione delle gomme, ma se al momento non è possibile recarsi da un gommista o al distributore per verificarlo, sarà comunque possibile evitare l’usura degli pneumatici, spostando ogni tanto l’auto dal punto di fermo ed effettuando una rotazione di 180 gradi delle ruote.